Incendi nei grattacieli: un campanello d'allarme per la sicurezza nei progetti edilizi
- info3108133
- Jul 11
- 3 min read
Quando, pochi mesi fa, le fiamme hanno avvolto i piani superiori di un grattacielo milanese, molti professionisti del settore hanno tirato il fiato solo dopo aver rivisto le immagini in TV: facciate annerite, vetri infranti, colonne di fumo visibili a chilometri di distanza. È stato un promemoria brutale di quanto, in un edificio ad alta efficienza energetica, la protezione passiva al fuoco conti tanto quanto il risparmio sui consumi.
Sebbene i sistemi a cappotto abbiano rivoluzionato l’isolamento termico, la loro corretta progettazione oggi richiede un equilibrio delicato tra prestazioni energetiche, norme di reazione al fuoco e durabilità nel tempo. Il punto non è scegliere “il pannello che scalda di più”, ma il sistema che salva vite e patrimonio nel peggiore degli scenari.
Perché l'isolamento può diventare un punto critico durante un incendio
Un pannello isolante leggero, installato su centinaia di metri quadri di facciata, è un moltiplicatore di superficie combustibile. Se il materiale non è certificato, il fuoco può diffondersi verticalmente lungo la pelle dell’edificio, raggiungendo in pochi minuti quote irraggiungibili dai mezzi di soccorso.Tre fattori, più di altri, influenzano il comportamento al fuoco di un sistema a cappotto:
Classe di reazione al fuocoDetermina la velocità con cui il materiale prende fuoco, la fiamma si propaga e i gas caldi si sviluppano.
Produzione di fumi e tossicitàAnche un incendio circoscritto può essere letale se il materiale rilascia sostanze nocive che saturano vie di fuga e vani scala.
Stabilità meccanica residuaIn facciata, l’ancoraggio dell’isolante deve resistere a cicli termici e sollecitazioni eoliche per decenni. Durante un incendio, l’adesione tra pannello e supporto è la prima linea di tenuta contro il distacco di parti incandescenti che potrebbero innescare nuovi focolai ai piani bassi. Due soluzioni che coniugano sicurezza e performance
EPS Stop Fire – l’evoluzione del polistirene espanso
Additivato con ritardanti di fiamma che ne innalzano la classe di reazione al fuoco a C-s2,d0 per pareti e B-s1,d0/BROOF(t2) per coperture.
Peso ridotto → meno carico sulla struttura e rapidità di posa in cantiere.
Lambda termico competitivo (≈ 0,032 W/mK): garantisce trasmittanze in linea con le prescrizioni del Superbonus 110 e delle più recenti revisioni del D.Lgs. 192/05.
Prove pull-off condotte con rasanti Mapei: rottura del pannello fra 0,15 e 0,20 N/mm², indice di una coesione interna superiore alla resistenza dell’adesivo.
Lana di Roccia – la garanzia dell’incombustibilità
Materia prima minerale che fonde oltre 1000 °C, classificata A1: non contribuisce in alcun modo alla propagazione dell’incendio.
Struttura fibrosa che blocca la trasmissione del calore e assorbe le onde sonore → isolamento termo-acustico in un unico strato.
Resistenza intrinseca ai cicli gelo-disgelo e agli agenti atmosferici: durabilità > 50 anni certificata da ETA.
Ideale per facciate ventilate e coperture piane con manti bituminosi, dove la temperatura in esercizio può superare gli 80 °C.
Iter progettuale: la check-list antincendio degli esperti
Analisi del rischio – Valuta carichi d’incendio, altezza dell’edificio, vie di fuga e destinazioni d’uso.
Scelta dei materiali – Pretendi schede tecniche chiare: classi di reazione, prove SBI, certificati EN 13501-1.
Dettagli costruttivi – Prevedi tagli termici ignifughi tra piano e piano, sigillature EI alle partizioni interne e staffaggi metallici schermati.
Manutenzione programmata – Inserisci in capitolato ispezioni biennali: un tassello corroso o un intonaco fessurato possono vanificare l’intero sistema.
Come un cappotto sicuro ha salvato un complesso residenziale
Nel 2023, un cortocircuito in una colonnina di ricarica ha innescato un incendio nel parcheggio sotterraneo di un complesso di 12 piani a Torino. Il fuoco si è propagato fino alla facciata, ma la lana di roccia posata tre anni prima ha contenuto le fiamme al piano terra. Le squadre VVF hanno dichiarato che la propagazione verticale è stata evitata “grazie alla totale incombustibilità del rivestimento esterno”. Costo dei danni? Limitato al rifacimento di tre posti auto. Un esempio concreto di come la scelta iniziale di un isolante sicuro possa salvare milioni di euro di investimento.
Costruisci in sicurezza, costruisci con noi
Noi di Isogreentech selezioniamo, testiamo e installiamo soluzioni certificate che coniugano efficienza energetica e protezione antincendio. Dalla scelta del materiale alla posa in opera, ti guidiamo passo dopo passo, garantendo conformità alle norme, riduzione dei consumi e tranquillità per i tuoi clienti.
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